RINNOVO CCNL INDUSTRIA ALIMENTARE, SBARRA-RISSO:



GRANDE VITTORIA CHE PREMIA IMPOSTAZIONE FAI-CISL


“Un grande risultato, che premia i contenuti di una piattaforma sindacale
innovativa e coraggiosa, in un negoziato difficile e tortuoso, sostenuto con la
mobilitazione dei lavoratori e la battaglia unitaria del sindacato.



Un impianto complessivo fortemente voluto dalla Fai-Cisl che conferisce al
sindacato vera autorità contrattuale al servizio dei lavoratori e del Paese”. Così, in un
comunicato congiunto, Luigi Sbarra, Commissario nazionale Fai-Cisl e Claudio Risso,
responsabile delle politiche industriali della Federazione agro-industriale-ambientale
di Via Po, commentando il rinnovo del Ccnl industria alimentare, siglato oggi a Roma
da Fai Cisl, Flai-Cgil. Uila Uil e Federalimentare.

I punti qualificanti dell’accordo danno corpo alla visione Fai-Cisl nella
partecipazione dei lavoratori alle dinamiche d’impresa; negli assetti contrattuali, ora
coerenti con la proposta unitaria di un nuovo sistema di relazioni industriali; nella
bilateralità; nella formazione congiunta, nelle nuove modalità su telelavoro e lavoro
agile.

Il contratto, ora quadrienale, integra linee guida che rafforzano ed estendono
significativamente il secondo livello, rilanciando innovazione, produttività,
competitività e condizioni di lavoro dei dipendenti.

ccnl industria alimentare

Si respinge inoltre il vincolo dell’’invarianza di costi,, in favore della non
sovrapponibillità delle funzioni tra primo e secondo livello”.

“Altro grande risultato è la sospensione per tutta la durata del CCNL della
contribuzione al fondo Fasa da parte dei lavoratori”. “Potenziata ed estesa la
bilateralità di settore, che per la prima volta viene definita dal Ccnl.

Si dà vita ad un fondo specifico che interviene a sostegno dei lavoratori che
perdono occupazione a due anni dalla pensione. Tale fondo interverrà anche per
lavoratori che volontariamente vogliono trasformare il contratto da full a part-time e
promuoverà il turnover: un vero ’ponte generazionale’”.

ccnl industria alimentare

Quanto agli aspetti salariali, concludono Sbarra e Risso, “non ci limitiamo ad un’ottica difensiva, ma incrementiamo il potere d’acquisto dei lavoratori attraverso
aumenti salariali pari a 105 euro, condizione necessaria per sostenere il reddito
delle persone, rilanciare i consumi e contribuire alla ripresa della domanda aggregata.
Così le trance: 1° dal 1.1.2016 € 20,00; 2° dal 1.10.2016 € 15,00; 3° dal 1.10.2017 €
20,00; 4° dal 1.10.2018 € 25,00 ultima dal 1.9.2019 € 25,00.

Le parti sociali attraverso la libera contrattazione e negoziazione diventano oggi
più di ieri vera autorità salariale, protagonisti di una ripresa che coinvolge tutti:
lavoratori, imprese e l’intero sistema paese”.

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