Noi siamo Friuli Venezia Giulia. Storie di uomini e caporali: un focus sul caporalato e lo sfruttamento lavorativo
Dal 23 al 25 gennaio, tra San Vito al Tagliamento (PN) e Zugliano (UD), si è svolta la rassegna “Noi siamo Friuli Venezia Giulia. Storie di uomini e caporali”, organizzata da Libera Contro le Mafie, in collaborazione con numerosi partner. L’evento ha messo in luce la grave problematica del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori anche nel settore agricolo della regione.
L’intervento della FAI Cisl Friuli Venezia Giulia
A rappresentare la FAI Cisl Friuli Venezia Giulia, è stato il Segretario Stefano Gobbo, che ha evidenziato l’importanza dell’immigrazione per il comparto agricolo regionale:
“L’immigrazione è una risorsa indispensabile per il nostro Paese! Oltre il 50% dei lavoratori agricoli in Friuli Venezia Giulia è di origine immigrata. E allora, smettiamola di lamentarci della mancanza di manodopera, se poi, quando c’è, viene sfruttata!”
Gobbo ha ribadito la necessità di una maggiore collaborazione tra le istituzioni e le parti sociali, sottolineando l’urgenza di creare sinergie e di istituire un tavolo tecnico per affrontare insieme le sfide del settore.
“Da più di due anni aspettiamo l’attivazione della Rete del lavoro agricolo di qualità. È tempo di agire!”, ha concluso Gobbo, lanciando un appello per un intervento concreto e tempestivo.
Partecipazione della FAI Cisl al Tavolo di Lavoro
Durante la terza e ultima giornata di incontri e dibattiti, la FAI Cisl, rappresentata da Andrea Menegoz, ha partecipato attivamente al tavolo di lavoro dal titolo “Organizzazioni datoriali e strumenti a disposizione”, sottolineando la necessità di costruire una vera e propria rete tra istituzioni, associazioni sindacali, parte datoriale e forze dell’ordine.
Menegoz: “Cruciale è la creazione di una filiera agroalimentare sostenibile, che garantisca lavoro dignitoso e prodotti di qualità, tutelando i diritti dei lavoratori e contrastando le forme di sfruttamento.”
Le richieste della FAI Cisl: un tavolo istituzionale per il lavoro dignitoso
Per contrastare efficacemente il fenomeno del caporalato, la FAI Cisl FVG ha ribadito la necessità di:
- Attivare un tavolo istituzionale con tutti gli attori coinvolti;
- Promuovere politiche di integrazione e tutela per i lavoratori immigrati;
- Rafforzare la vigilanza sul territorio per contrastare le pratiche di sfruttamento;
- Implementare la Rete del lavoro agricolo di qualità, attesa ormai da oltre due anni.
“Lo sfruttamento lavorativo non è una necessità, ma è una precisa volontà per un maggiore profitto di pochi”, ha sottolineato la FAI Cisl FVG , richiamando l’attenzione sulla responsabilità sociale delle imprese e delle istituzioni.
Conclusioni
L’iniziativa ha rappresentato un importante momento di confronto e sensibilizzazione su un tema che riguarda da vicino il tessuto economico e sociale del Friuli Venezia Giulia.
La lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori deve diventare una priorità condivisa, affinché il settore agricolo regionale possa crescere nel segno della legalità, della dignità e della sostenibilità.